SARS-CoV-2 Cluster 5, chiamato anche ΔFVI-spike dal Statens Serum Institut della Danimarca, è, o era, una variante mutata di SARS-CoV-2, il virus che causa COVID-19.
È stata scoperta nello Jutland settentrionale, in Danimarca, e si ritiene che sia stata trasmessa dai visoni all'uomo attraverso allevamenti di visoni.
Il 4 novembre 2020 è stato annunciato che la popolazione di visoni in Danimarca sarebbe stata abbattuta per prevenire la possibile diffusione di questa mutazione e ridurre il rischio che si verificassero nuove mutazioni.
In sette comuni dello Jutland settentrionale sono stati introdotte misure di confinamento e restrizioni di viaggio per impedire la diffusione della mutazione, la quale potrebbe compromettere le risposte nazionali o internazionali alla pandemia COVID-19.
L'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha dichiarato che Cluster 5 ha una "sensibilità moderatamente ridotta agli anticorpi neutralizzanti".[1]
Il SSI avvertì che la variante poteva ridurre l'effetto dei vaccini COVID-19 in fase di sviluppo, anche se era improbabile che li rendesse inutili.
In seguito alle misure di confinamento e ai test di massa, il 19 novembre 2020 il SSI ha annunciato che la variante Cluster 5 con ogni probabilità si era estinta.[2]